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Incontro con l'autore

Wlodek Goldkorn

27 Novembre 2024, 18.00-19.30 (CET)
Museumzaal (MSI 02.08), KU Leuven

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Wlodek Goldkorn è scrittore e giornalista. Nato e cresciuto in Polonia, ha vissuto e studiato in Israele prima di trasferirsi, nel 1978, a Firenze. Autore di numerosi saggi, interviste, un libro per l’infanzia e due opere narrative, Il bambino nella neve (Feltrinelli, 2016) e L’asino del Messia (Feltrinelli, 2019), ha ricevuto nel 2022 il Premio Viareggio Internazionale per il «costante, generoso e qualificato impegno con cui, nella sua ultraquarantennale attività di scrittore e giornalista, ha operato per il progresso culturale e sociale dei popoli e per la pacificazione dei conflitti».

 

Partendo da Il bambino nella neve, il suo esordio narrativo, Goldkorn dialogherà con gli studenti del corso magistrale “Letteratura italiana contemporanea: prospettive transnazionali e transculturali” (KU Leuven, titolare: prof. dr. N. Dupré) e risponderà alle domande del pubblico.

 

Il bambino nella neve racconta l’esperienza di un ebreo cresciuto in una famiglia scampata alla Shoah, in una patria, la Polonia, che nel 1968 la costringe all’esilio. È la storia di un viaggio nei luoghi dell’infanzia e in quelli dell’orrore; un percorso che porta il narratore a confrontarsi con il vuoto della memoria familiare e a immergersi nelle ombre del Novecento: «Da dove cominciare? Forse dalla cosa più ovvia, dal mondo scomparso. Dal pianeta, popolato da milioni di ebrei, annientato in pochi mesi, e di cui è rimasto poco o niente: qualche fotografia, un reticente racconto, spezzoni di narrazione. È incerta la memoria: popolata dai fantasmi che ogni mattina si presentano un po’ prima del risveglio, in quel tempo sospeso e precario, appena dopo che sono svaniti i sogni ma prima che si sia desti. In quegli istanti il dolore, il quotidiano dolore è indicibile» (W. Goldkorn, Il bambino nella neve, Milano: Feltrinelli 2016, pp. 13-14).

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Per prenotarsi, vi invitiamo a scrivere a: limaleb@kuleuven.be

Convegno internazionale

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La presenza ebraica nel sistema letterario italiano:

circolazione, mediazione, ricezione

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4-6 giugno 2024, Academia Belgica

Via Omero 8, Roma

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Il convegno si propone di approfondire i dibattiti recenti sulla presenza letteraria ebraica in Italia, adottando un approccio che si concentra sulla circolazione e la ricezione di testi scritti da autori ebrei (italiani e non) nella letteratura italiana dal secondo dopoguerra fino a oggi. Esamineremo quando, dove e in che forme i testi degli autori ebrei emergano o ritornino in auge. Il convegno si articola su quattro linee tematiche: 1) la ricezione in Italia dei testi di scrittori ebrei non italiani, 2) la circolazione dei testi di scrittori ebrei italiani fuori Italia, 3) la funzione dei riferimenti intertestuali e transmediali ad autori ebrei e ai loro testi, e 4) il ruolo di network e attori di vario genere nella promozione e diffusione di tali testi all’interno del panorama letterario italiano.

 

I partecipanti in presenza sono invitati a scriverci: limaleb@kuleuven.be

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Durante il convegno sarà attivo lo streaming sul canale YouTube dell'Academia Belgica: youtube.com/@academiabelgica7217

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Le indicazioni per raggiungere l'Academia Belgica si possono trovare qui

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Seminario
«Una irrazionale impuntatura d'orgoglio»:
Primo Levi e
l'origine ebraica

16 aprile 2024, 17.00-19.00 (CET)

Domenico Scarpa (16 aprile 2024)_senza logo.jpg

Nel corso degli anni Primo Levi si è definito ebreo al cinque, al venti, al venticinque per cento. Vuol dire che non contavano tanto le proporzioni quanto la sussistenza della radice: che infatti c’era, salda e profonda. Levi è stato un uomo che, fin da ragazzo, ha contemplato un «cielo vuoto» dal quale nessun Dio sarebbe mai disceso in soccorso degli ebrei che a milioni venivano sterminati nei lager nazisti, ma è stato anche un uomo animato da un forte senso del sacro e del mistero. Non c’è, in tutto questo, nessuna contraddizione, c’è solo una storia da raccontare. 

 

Domenico Scarpa è nato a Salerno, vive a Pisa e lavora come critico letterario, docente, curatore di testi e consulente editoriale del Centro studi Primo Levi di Torino. Ha pubblicato, tra l’altro, Storie avventurose di libri necessari (Gaffi, 2010), Bibliografia di Primo Levi ovvero Il primo Atlante (Einaudi, 2022) e ha curato nel 2019 il doppio Meridiano Mondadori delle Opere di bottega di Fruttero & Lucentini. Cura per Sellerio i romanzi di Graham Greene e per Einaudi le opere di Natalia Ginzburg. Nell'aprile del 2023 è uscito da Hoepli il suo Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore.

Call for Papers

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La presenza ebraica nel sistema letterario italiano: 
circolazione, mediazione, ricezion
e

 

4-6 giugno 2024

Academia Belgica, Roma 

Negli ultimi decenni si è assistito a una crescente proliferazione della ricerca sulla presenza ebraica nella letteratura italiana. Tali studi hanno suscitato dibattiti in corso riguardo alle forme e alle caratteristiche della produzione letteraria ebraica nel contesto italiano. Tuttavia, fino a oggi, maggiore attenzione è stata dedicata al “canon of Italian Jewish literature [which] is dominated by the internationally recognized triad Primo Levi, Giorgio Bassani and Carlo Levi” (Clementi 2014: 133), cui si aggiunge ora anche Natalia Ginzburg.

 

Il progetto di ricerca LIMALEB (“La letteratura italiana della migrazione attraverso una lente ebraica” – KU Leuven) si propone di ampliare la discussione sulla presenza letteraria ebraica in Italia, esaminando le opere scritte in italiano da autori ebrei translingue, immigrati in Italia da diverse regioni d’Europa e del Medio Oriente. Un altro approccio per esplorare la presenza letteraria ebraica in Italia si concentra sull’analisi della circolazione, mediazione e ricezione delle opere di autori ebrei. Tale metodo è stato applicato solo di recente agli scritti di un numero limitato di autori ebrei italiani (p. es. Dupré 2022; Lucamante 2016; Rondini 2016).

 

Il presente convegno ha l’obiettivo di approfondire l’analisi della circolazione e della ricezione di testi scritti da autori ebrei nel sistema letterario italiano. Il suo scopo è di tracciare il percorso di diffusione dei testi di autori ebrei (italiani e non) nella letteratura italiana dal secondo dopoguerra a oggi. Ci interrogheremo su quando, dove, in quali forme e con quali obiettivi questi testi emergano o ritornino in auge. Esamineremo le funzioni dei riferimenti intertestuali e transmediali relativi ad autori ebrei e ai loro testi, valutando fino a che punto questi elementi si colleghino alla storia, alla memoria e alla cultura ebraica. Analizzeremo i criteri di selezione e le pratiche di mediazione che influiscono sul transfer culturale di testi scritti da autori ebrei, inclusi quelli tradotti. Esploreremo inoltre quali attori e network favoriscano la ricezione, la promozione e la diffusione di questi testi all’interno del polisistema letterario italiano (Even-Zohar 1979).

 

Il convegno si articola su tre linee di ricerca:

 

1. Approcci testuali e transmediali alla ricezione di opere di autori ebrei e alla loro presenza in opere in lingua italiana di colleghi autori, registi cinematografici, documentaristi e teatrali, e autori di romanzi grafici (ebrei e non).

 

Questa sezione del convegno si focalizza su fenomeni di intertestualità, transmedialità, riscrittura e rimediazione quali concetti chiave dell’analisi delle literary afterlives (Erll 2011). Invitiamo contributi che esplorino la ricezione di autori ebrei nella letteratura italiana, prestando particolare attenzione a 1) i processi di riscrittura e di rimediazione che sottendono la persistenza dei testi scritti da autori ebrei in altri testi; 2) la funzione dei riferimenti intertestuali ai testi di autori ebrei; o 3) la “diffusione transmediale delle pratiche letterarie” (Schaefer 2015) di tali autori.

 

2. Approcci che analizzano il transfer culturale di opere di autori ebrei e le loro traduzioni in italiano e considerano la loro promozione e circolazione nel sistema letterario italiano.

 

Questa sezione del convegno si concentra sul transfer culturale come processo che coinvolge la circolazione, la trasformazione e la reinterpretazione delle “sfere culturali” (D’hulst 2012). Invitiamo contributi che esplorino vari aspetti relativi al transfer culturale della letteratura israeliana, yiddish e della diaspora nel polisistema letterario italiano (Even-Zohar 1979; 1987). L’attenzione in questa sezione è focalizzata su 1) i diversi processi alla base del transfer culturale, tra cui la selezione, la traduzione, la ricezione e la mediazione (van de Pol-Tegge 2023: 150); 2) le diverse attività gestite da diversi tipi di attori; e 3) le pratiche di mediazione plurali e multidirezionali che intercorrono tra le sfere culturali (D’hulst et al. 2014; van de Pol-Tegge 2023: 148).

 

3. Strettamente legato alla prospettiva del transfer culturale è l’approccio actor-network. I network sono costituiti da parole, oggetti, immagini, pratiche e così via, e sono intrinsecamente ibridi. Di conseguenza, la trasmissione all’interno del network comporta trasposizioni, traduzioni e altri processi di trasformazione (Felski 2015). Per questa sezione del convegno invitiamo a presentare contributi sulla promozione, circolazione e ricezione di opere letterarie di autori ebrei in Italia che indaghino sulle connessioni tra le opere letterarie e “the countless things that are not literature” (Felski 2015: 739).

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Call for contributions
«e io mormoravo qualche poesia imparata a scuola» 
La scrittura lunga di Edith Bruck

A partire da una lettura integrale che abbracci l’intera carriera della scrittrice (1959-2023) il volume si propone di sviluppare degli approcci metodologici con cui affrontare l’opera di Bruck come un unico insieme organico di testi di prosa e di poesia che rielaborano i medesimi nuclei tematici, e di indagare su concetti teorici che possano gettare luce sulle modalità espressive e sulle strategie narrative che attraversano la sua scrittura.

 

Invitiamo pertanto a presentare contributi che esplorino l’opera di Bruck da una prospettiva trasversale e che prendano in considerazione anche la collocazione delle opere finora meno studiate all’interno della sua produzione letteraria. Altri possibili temi da approfondire sono lo sviluppo di motivi e modalità letterarie attraverso l’intera opera in prosa e/o in versi, e le interazioni tra l’opera di Bruck e le tendenze osservabili nel panorama letterario italiano del secondo Novecento e dell’inizio del Duemila.

 

La scadenza per la presentazione di un abstract di 300 parole e di una breve nota dell’autore (100-150 parole) è il 1 ottobre 2023

 

I contributi saranno di 10.000 parole circa, incluse le note e la bibliografia, e vanno presentati in italiano. Non è prevista l’inserzione di immagini. Le linee guida editoriali e ulteriori informazioni pratiche e stilistiche saranno comunicate al momento dell’accettazione delle proposte. Si prega di indirizzare tutte le richieste all’indirizzo limaleb@kuleuven.be

Seminario
La letteratura italiana della migrazione: un’impasse critica e teorica?
15 dicembre 2022

Il 15 dicembre 2022 si è tenuto un seminario online, intitolato 'La letteratura italiana della migrazione: un'impasse critica e teorica?'

Lo scopo del seminario era di esaminare (nuove) prospettive in grado di rinvigorire la discussione sulla letteratura italiana della migrazione e di esplorare come il nesso letteratura/migrazione possa essere ripensato partendo dall’idea di una letteratura nazionale che sia attraversata da una dimensione transnazionale.

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